Voglio pubblicare un mini vademecum sulla mensa scolastica dell’asilo e delle elementari, visto che è un problema che tocca molte persone, me compreso. Dal pessimo tentativo di gestione della mensa del sindaco in carica a Vicenza ho imparato alcuni importanti fondamenti:
1. il diritto all’istruzione fa parte dei diritti fondamentali dell’uomo e deve essere rispettato in primis;
2. la refezione scolastica è un servizio accessorio alla persona pertanto il pagamento deve essere effettuato ‘al consumo’ del bene stesso: ugualmente ai biglietti dell’autobus che sono tenuto (obbligato) a pagare solamente se godo del servizio (nessuno paga i biglietti di chi non li paga!)
3. esiste un termine massimo perentorio (normalmente luglio dell’anno corrente) che la Giunta Comunale è tenuta (obbligata) a rispettare per la modifica delle tariffe, deve essere un tempo che garantisca alle famiglie di predisporre anticipatamente una linea di bilancio famigliare;
4. è piena facoltà dei genitori non iscrivere la prole al servizio di refezione scolastica, nel qual caso la scuola (ovvero il Comune) dovrà garantire comunque il diritto all’istruzione e dovrà garantire una modalità alternativa per la consumazione del pasto.
Conclusione: senza alcun timore, se la gestione del servizio mensa non è soddifacente, basta inviare una semplice comunicazione di rinuncia al servizio che non può essere legato in alcun modo alla fruizione del diritto all’istruzione (nessuna scuola, nemmeno quelle a tempo pieno, possono legare la frequenza al servizio di refezione, pena una bella denuncia alla guardia di finanza) nè possono essere richiesti versamenti per pasti non corrisposti, in alcuni comuni viene definito questo pagamento a forfait ma in quanto tale illegittimo.
Faccio seguire una traccia per un’eventuale rinuncia alla mensa.
Con la presente i sottoscritti ……………………………………………………………………………….., CF …………………… CF …………………………, genitori di ………………………………………………, iscritto alla classe …… della scuola ……………………………………………………………………………………….,
NON INTENDONO ISCRIVERE per l’anno scolastico in corso
il proprio/a figlio/a ………………………………………………………………………….. al servizio accessorio di ristorazione scolastica proposto che non risulta essere soddisfacente nè tantomeno legittimo.
Si resta in attesa di una risposta sulle modalità organizzative per consentire a mio/a figlio/a di consumare il proprio pasto quando necessario.
Cordiali Saluti
Dott. Giacomo Calearo